Guida al Salento - Il Salento e la sua gastronomia

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Il Salento e la sua gastronomia

tra i piatti più tipici i ciceri e tria

Quella salentina è una gastronomia di carattere arcaico, con influenze greco-arabe-spagnole, nata da un giusto equilibrio tra i forti sapori del mare e quelli contadini, delicati e piccanti. Il condimento più utilizzato è l'olio, così come gli odori: basilico, menta, rosmarino, prezzemolo, aglio, cipolla, capperi.
Anche le verdure, tra le migliori d'Italia, vengono utilizzate in grande quantità, come cicoria, cime di rape, carciofi, fave, cavolfiori, patate zuccherine, asparagi di campo, lampascioni, paparine. Base dell'alimentazione è la pasta, abilmente preparata in vari modi: orecchiette, minchiarredi, triddi, sagne ncanullate, trie.
Un piatto antico e tipico, i "ciceri e tria", detta anche zuppa di Orazio, è in effetti una zuppa di lasagne e ceci, di cui alcune fritte nell'olio; la preparazione di questo piatto risale agli albori della civiltà agricola.
Castrato di agnello, turcinieddi, salsicce, gnammarieddi, sanguinaccio, moniceddi impanati, cozze piccinne, lumache di Soleto; sono questi alcuni tra gli innumerevoli piatti che animano la ricchissima cucina salentina, da sempre apprezzata dai buongustai di tutto il mondo.

da Guida al Salento 1993 - Itinerari Editore


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