Guida al Salento - Il Salento: folklore e riti

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Il Salento: folklore e riti

terra ricchissima di tradizioni

Il Salento, all'incrocio di varie culture, è una terra ricchissima di tradizioni e di riti. Un valido esempio è il presepe vivente, una rappresentazione rituale che si propone anche come momento di spettacolo. Non è soltanto la riproposizione con personaggi veri della natività, ma è anche una ritualizzazione di antichi mestieri e di vita quotidiana passata: vi appaiono le botteghe di artigiani della tradizione locale e scene di vita sociale. Un fenomeno molto noto, che ha suscitato l'interesse di numerosi studiosi è il tarantismo. La tradizione popolare spiega questo fenomeno con la puntura di un ragno velenoso che procura uno stato di malessere, crisi violenta o prostrazione. La terapia domiciliare prevede il pellegrinaggio alla cappella di S. Paolo a Galatina il 29 giugno. La spiegazione risiede nel complesso sistema culturale da ricollegare a pratiche simili in altre aree geografiche. La festa di S. Antonio Abate, festeggiata il 17 febbraio a Novoli, è una ricorrenza che ha un apparato festivo particolarissimo; consiste in una costruzione conica di fascine dell'altezza di due
o tre piani che viene accesa la vigilia e che brucia per più di 24 ore. Il fuoco connesso con questo rito lo collega ai riti purificatori arcaici di inizio dell'anno.

da Guida al Salento 1993 - Itinerari Editore


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